UNO IN PIU'

Testi delle canzoni


PUNTO & A CAPO

Doccia al volo scarico l’e-mail 

non c’è niente sennò lo saprei 

i miei amici prima mi telefonano 

disconnetto e chiudo 

pieno verde poi volo da lei 

spero dica andiamo dove vuoi 

a mangiare non al cacchio di sushi bar 

tutto non il sushi bar 

e sono ancora punto & a capo

(sempre punto & a capo) 

come ci torno non lo so

(sempre punto & a capo) 

quando sono convinto di aver dato un senso

(punto & a capo) 

all’improvviso scivolo

(sempre punto & a capo) 

arrivato illeso al sake 

sparo alto andiamo su da me 

ci affittiamo e ci vediamo un paio di film 

pop-corn microonde 

zitto ascolto tutto sul suo ex 

ma non posso permettere che 

una non mi apprezzi godzilla in dvd 

meglio andare è tardi si 

e sono ancora punto & a capo....

ci sentiamo si ti chiamo io 

tanto io ho il tuo e tu hai il mio 

meglio morto che un’altra serata così 

folle e prima via di qui 

nel mio letto guardo la tv 

soddisfatto chi mi ammazza più 

solo una leggera sensazione che è 

tipo solitudine 

e sono ancora punto & a capo...


BELLA VERA

Forza della natura 

meravigliosa e scura 

bella da far paura 

in questa calda sera 

nera l'abbronzatura 

la pelle ti colora 

e sfiora il mio sguardo ancora 

quel corpo da pantera. 

Chissà se tu vivi qui 

chissà dove abiti 

se ti fermi fermi fermi fermi 

o sei qui di passaggio. 

Non è il caldo ma 

sei tu che alzi la temperatura, 

non i fiori ma 

sei tu che profumi l'atmosfera, 

alzati, girati, 

muoviti, risiediti, 

non è il caldo ma 

sei tu che sei bella vera. 

Sale su quanto basta 

il perizoma a lato 

e passa la vita bassa 

dei jeans e arriva fino 

all'anca la curva bianca 

le forme sottolinea e 

dona, tanto s'intona, 

alla tua pelle bruna. 

Chissà se d'inverno sei 

come adesso o invece poi 

se ti freni freni freni freni 

e rifiorisci a Maggio. 

Non è il caldo ma. 

Fine della serata, 

veloce come sei arrivata 

te ne sei andata, 

e torna a scorrere la vita 

un po' rallentata 

nella città addormentata, 

ma che figata 

averti respirata! 

Chissà se tu vivi qui....

Chissà se d'inverno sei...

Non è il caldo ma...


ESSERE IN TE

Ti guardo mentre scrivi 

frasi che non mi fai leggere mai 

su di un’agenda che 

compri ogni anno uguale e non cambierai 

dalla penna escono 

le parole e fissano 

pensieri che 

solo con te 

puoi condividere 

forse ti riportano 

là dove riaffiorano 

immagini 

indelebili 

e io vorrei 

essere in te 

capire se 

ciò che sono e faccio è abbastanza a rendere 

almeno l’idea 

dell’immensità che esistendo hai reso mia 

ti sento mentre canti 

quasi sussurrandole dentro di te 

strofe a memoria 

di canzoni che nemmeno sapevo che 

ti piacessero così 

tanto da coinvolgerti 

anche perché 

tu mai con me 

le hai condivise ma 

forse ti appartengono 

forse ti ricordano 

immagini 

indelebili 

e io vorrei 

essere in te...


CLORO

Il coloro è una sostanza 

decisamente velenosa 

ma quando è diluita 

è tutta un’altra cosa 

ti tiene l’acqua pulita pare 

uccide le bestioline rare 

mantiene limpida la piscina 

che sembra acqua di mare 

siamo sul bordo della piscina 

basta una spinta e si va giù giù giù giù 

a bere litri di cloro, col retrogusto di varichina 

un poco di veleno 

un poco di veleno 

un poco di veleno

non ha mai fatto male a nessuno 

mai fatto male a nessuno 

mai fatto male a nessuno 

il monossido di carbonio 

se lo respiri ti ammazza 

ma senza la mia rolls royce 

dove la porto la mia ragazza 

che della mia bicicletta 

lei non ne vuol sapere 

che a piedi il sabato sera 

lei non ci vuol venire 

e il verde intensa della benzina 

mi sembra acqua di mare 

siamo sul bordo della piscina...

ed il mercurio non può far male 

ti serve anche per misurare 

le caldissime temperature 

della piscina che sembra il mare 

i pesci non possono respirare 

con tutte le bestioline rare 

così noi lo potremo mangiare 

mangiare fino a schiattare 

siamo sul bordo della piscina 

basta una spinta e si va giù giù giù giù 

a bere litri di cloro, col retrogusto di varichina 

un poco di veleno 

non ha mai fatto male a nessuno 

mai fatto male a nessuno 

mai fatto male a nessuno 

ma a poco a poco ti uccide

e c’è qualcuno che ride ...


COME DEVE ANDARE

Erano le vacanze di natale 

dell’anno di quel freddo micidiale 

il mio peugeot col gelo arrancava 

tossiva un po’ partiva e si fermava 

mi superò uno col fifty nero 

lo vidi che rideva son sicuro 

dall’alto del suo fifty sia di me che del peugeot 

così tornai a casa un po’ umiliato 

col ghiaccio che dal chiodo era entrato 

in profondità nel mio orgoglio ferito 

è allora che al volo ho realizzato 

il rischio di passare la mia vita 

sopra a un peugeot che arrancava in salita 

mentre uno con il fifty ti sorpassa ride e va 

e tutto va come deve andare 

o per lo meno così dicono 

e tutto va come deve andare 

o per lo meno me lo auguro 

se ne andò il tempo delle mele 

e arrivò l’inferno delle pere 

amici che non avrei + rivisto 

sbattuti la scaraventati in pasto 

a una realtà che qualche anno dopo 

avrebbe già riscosso il suo tributo 

da sola o con le quattro letterine magiche 

e c’erano quelli già sistemati 

in società temuti e rispettati 

guardavano con schifo malcelato 

persone con cui avevano vissuto 

non era + il tempo di parlare 

con gente che era così inferiore 

ridendo di un peugeot in salita che non ce la fa 

e tutto va come deve andare...

e siamo qui ai piedi in una strada 

che sale su ripida e dissestata 

la chiamano età della ragione 

ci passano miliardi di persone 

io spero di poterla fare tutta 

guardare giù quando arriverò in vetta 

anche arrancando come quel vecchissimo peugeot 

e tutto va come deve andare...


LA LUNGA ESTATE CALDISSIMA

UAH UAH UAH 

I tavolini all'aperto 

il suono quasi distorto 

il megamix che dà dentro 

la radio grida cantando 

e sembra di essere al mare 

che neanche più le zanzare 

sembrano farsi sentire 

c'avranno altro da fare 

Con tutte queste gambe che si ripropongono 

dopo quasi un anno che si nascondevano 

sotto strati per proteggersi dal freddo 

come và ben tornate in libertà 

Questo senso di festa che vola e che va 

sopra tutta la città 

nella lunga estate caldissima 

Questo senso di vita che scende e che va 

dentro fino all'alnima 

nella lunga estate caldissima 

UAH UAH UAH 

Le cameriere esaurite 

tutte le sedie occupate 

le chiacchiere quasi urlate 

l'odore denso d'estate 

di voi chi non ha ordinato 

il freddo dimenticato 

tutto il piazzale riempito 

di bici scooter e moto 

che questa sera finalmente ricompaiono 

dal letargo dell'inverno si risvegliano 

riprendendosi l'asfalto, l'aria e il vento 

come và ben tornate in libertà 

Questo senso di festa che vola e che va 

sopra tutta la città 

nella lunga estate caldissima 

Questo senso di vita che scende e che va 

dentro fino all'alnima 

nella lunga estate caldissima

UAH UAH UAH 

Le coppie meno scoppiate 

le facce più rilassatele 

le compagnie ritrovate 

il suono delle risate 

studenti senza menate 

le scuole sono finite 

vacanze tanto sognate 

ma finalmente arrivate 

Ti ricordi che anche noi più o meno a quell'età 

pregavamo tutto l'anno di cavarcela 

che arrivasse questa gioia tanto attesa 

come và ben tornate in libertà 

Questo senso di festa che vola e che va 

sopra tutta la città 

nella lunga estate caldissima 

Questo senso di vita che scende e che va 

dentro fino all'alnima 

nella lunga estate caldissima  


NOI PARTE 2

Rinnegati e illegittimi 

figli di anni vuoti e inutili 

quegli ottanta che dicono 

causa di mali conosciuti e non 

mai toccati dall'epoca 

dei grandi temi di politica 

sospettati di fingerci 

o troppo vecchi o troppo giovani. 

Addestrati a credere 

che bastava crescere 

dentro al meccanismo 

per aver tutto a portata di mano 

o diploma o laurea 

carta canta e canterà 

ma poi sul più bello 

scusate tanto avevamo sbagliato. 

NOI mentre il mondo va 

NOI in velocità 

NOI raggiungendoci 

NOI stritolandoci. 

Ci dicevano trovati 

un posto fisso e poi sistemati 

e da lì chi ti sposterà 

poi è arrivata la mobilità 

e noi ultimi reduci 

di scuole vecchie ed immutabili 

fionde in mano a combattere 

nemici con le bombe atomiche. 

Con quell'ansia dentro che 

non ti fa capire se 

sei tu inadeguato 

o tutto il mondo che hai intorno è sbagliato 

senso di precarietà 

le responsabilità 

che hanno un peso sempre 

un po' troppo grande per uno già grande. 

NOI ma non siamo qui.. 

Erano tempi di ansia noi si girava in banda 

zero valori ma tele a colori tanta 

doppi lavori ai genitori a noi cartoni manga 

promozioni e standa c'erano firme su occhiali 

stivali e cambiali in banca. 

Anni 80 basta panta e

zampa pace amore e yoga 

una generazione alla moda

prova i soldi come nuova droga 

lavoro sicuro futuro pianificato 

qualcuno capiva quanto

quel gioco fosse sbagliato 

e se non giocavi eri un outsider

magari sognavi l'hip hop 

e gli States Michael J.Fox

sullo skate era il tuo easy rider 

senza una meta precisa o parvenza di etica 

scuola obsoleta di decisa appartenenza politica 

prepara alla carriera da schiavi puliti e ordinati 

sfruttati e gabbati non tutti siamo stati zitti e bravi. 

Noi nel mondo digitale severo

dove sei uno o sei zero 

saremo gli ultimi a ricordare

la tele in bianco e nero 

e ora che è finito il rodaggio ci vuole coraggio 

e scegliere se fare parte dell'ingranaggio

o del piano di sabotaggio 

il sistema presenta errori

di fondo o chiudiamo il conto 

o saremo solo una virgola

tra il vecchio e il nuovo mondo. 

NOI mentre il mondo va 

è un'altra guerra per 

NOI in velocità 

trema la terra per 

NOI raggiungendoci 

ansia che sale per 

NOI stritolandoci 

può fare male ma 

NOI ma non siamo qui 

solo di passaggio 

NOI per arrenderci 

all'ingranaggio 

NOI mimetizzati 

giocala di intelligenza 

NOI poi colpiscili 

e fai la differenza. 

Ah il trentunesimo articolo 

mentre il mondo va 

ottoottotre S.F. 

in velocità 

sotto il fuoco anche se non lo sai 

raggiungendoci 

è per la nostra generazione 

stritolandoci 

ancora in piedi 

mentre il mondo va 

e sono fuori di qui 

in velocità 

J Ax 

raggiungendoci stritolandoci. 


HONOLULU BABY

Fermo nella mia cucina abitabile 

perso dentro ai miei pensieri per capire se 

era esattamente questo

stare buono al proprio posto 

ciò che io speravo e che volevo essere 

ed è allora che ho sentito 

un silenzio dentro e un vuoto 

come non aver vissuto mai 

come aver passato il tempo 

dentro a un cubo di cemento 

dove ho dimenticato 

ciò che sono stato 

honolulu baby un giorno arriverò 

lascerò tutto e verrò a prenderti 

honolulu baby io ti troverò 

nei tuoi colori voglio perdermi 

honolulu baby un giorno ti vedrò 

al suono della hula muoverti 

honolulu baby non ti perderò 

perderò 

forse è stato un brutto sogno forse è solo che 

nella vita non esistono le favole 

nasci cresci vivi muori 

prima figli poi genitori 

ma io non ci credo e non ci voglio credere 

ed è allora che ho sentito 

una forza che in passato 

grande così non ho avuto mai 

ho guardato in faccia il tempo 

ho buttato giù il cemento 

e ho ritrovato ciò che sono stato 

honolulu baby un giorno arriverò 

lascerò tutto e verrò a prenderti 

honolulu baby io ti troverò 

nei tuoi colori voglio perdermi 

honolulu baby un giorno ti vedrò 

al suono della hula muoverti 

honolulu baby non ti perderò 

perderò


SO CHE TU SAI

Potrei provare a stupirti così 

con frasi da poeta di serie C 

ricopiandole da un film 

o dai cioccolatini 

potrei inventare una cazzata new age 

in una vita precedente io e te 

secondo una teoria indù 

già stavamo insieme 

non lo farò 

mi sentirei uno stupido 

non perché io sia chiuso o timido 

ma perché già io so 

che tu sai e sempre lo saprai 

se soltanto guarderai 

dentro ai miei occhi 

dentro ai miei occhi 

potrei riempirti di rose e orchidee 

tronchi della felicità e azalee 

cagnolini di peluche 

e pupazzetti vari 

potrei portarti a fare un giro all’ikea 

tra mobili e cucine in modo che sia 

evidente che non è 

un rapporto a tempo 

non lo farò 

mi sentirei uno stupido 

non perché io sia chiuso o timido 

ma perché già io so 

che tu sai e sempre lo saprai 

se soltanto guarderai 

dentro ai miei occhi 

dentro ai miei occhi 

potrei subdolamente dirti che 

da un po’ di notti sogno solo di te 

mentre mi sussurri un si 

di bianco vestita 

potrei puntare sulla maturità 

sul desiderio di paternità 

se somiglieranno a te 

chissà che bei bambini 

non lo farò 

mi sentirei uno stupido 

non perché io sia chiuso o timido 

ma perché già io so 

che tu sai e sempre lo saprai 

se soltanto guarderai 

dentro ai miei occhi 

dentro ai miei occhi 


UNO IN PIU'

Happy birthday to you happy birthday to me 

non cambierà un gran che 

tanto sei sempre tu sempre scemo così 

non è poi grave 

adesso mi alzerò e farò finta che 

sia un giorno uguale a 

tutti gli altri però non sarà semplice 

ma poi mi passerà 

dovrò solo evitare 

lasciarlo squillare 

non fare l’errore 

rispondere e dire 

no grazie di cuore 

non ti disturbare 

ma che festeggiare 

uno in + 

nient’altro che un numero 

uno in + 

nient’altro che un simbolo 

perché + 

vado avanti + mi sembra che 

io mi possa fidare di me 

non tantissimo un pelo di + 

ma sempre un po’ di + 

Happy birthday to you happy birthday to me 

da quanto tempo è 

che non mi mettono candele ma numeri 

sopra le torte 

quando venivano i miei compagni da me 

dopo la scuola 

tutti brindavano con l’aranciata che 

mia madre aveva 

comprato apposta 

sembrava già festa 

i regali la penna 

la stylo che costa 

la nonna la busta 

big jm l’autopista 

vi porto altra torta 

o vi basta 

uno in +...

Happy birthday to you happy birthday to me 

ma quanta strada che 

devo avere già sul contachilometri 

senza grippare 

guardo indietro e so già che cosa troverò 

nel mio passatoi regali

che mi ha fatto il tempo e che avrò 

per sempre addosso 

luoghi persone 

tramonti città 

autogrill motorini 

gazzette nei bar 

fidanzate perdute 

trovate motel 

libri dischi 

profumi che ho in me 

uno in +...